Roma, 1 lug. (Labitalia) – “Le pmi che si dotano di un Temporary export manager (Tem) oggi hanno un incentivo in più per aggredire i mercati internazionali: un contributo ad hoc, già previsto dal cosiddetto decreto ‘Sblocca Italia’ (legge 164/2014), per un valore complessivo di 19 milioni di euro, che andrà a beneficio di chi intende inserire in azienda un manager capace di far volare il business oltre confine”. E’ quanto si legge in una nota di
Federmanager.
“E’ un’occasione da non perdere per i nostri export manager, per le imprese e per il Sistema Paese”, ha commentato il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, riconoscendo la validità dell’iniziativa. E Cuzzilla ha aggiunto che “è anche il frutto di un dialogo costruttivo con i vertici del ministero dello Sviluppo economico, condotto allo scopo di assicurarci che le risorse disponibili vengano effettivamente impiegate secondo criteri di efficienza e di qualità”.
“Inserito nel piano di promozione straordinaria del Made in Italy, il provvedimento -continua la nota- dispone voucher in tranche successive da destinare alle pmi che acquistano servizi professionali da società fornitrici selezionate secondo requisiti di affidabilità e quindi inserite in un apposito elenco presso il Mise”.
Federmanager “è in prima fila -si legge ancora nella nota- sia per asseverare competenze ed esperienze dei professionisti dell’export interessati a operare come Tem presso le società fornitrici accreditate, sia per assicurare direttamente il servizio per il tramite di ‘Cdi Manager’, la società di Federmanager specializzata nel settore del temporary management, che ha già predisposto un pack promozionale di offerta a supporto dei progetti di internazionalizzazione delle pmi che introducono Team esperti”.
“Il coinvolgimento attivo di organizzazioni manageriali come Federmanager consentirà di promuovere quei professionisti in grado di offrire realmente una consulenza mirata alla definizione di strategie commerciali vincenti, che contribuiscono a mantenere l’Italia in testa al ranking dei Paesi esportatori”, ha spiegato Cuzzilla. “Le competenze dei manager -ha aggiunto- possono essere certificate all’interno del nostro innovativo progetto ‘Be Manager’ che definisce specificatamente i requisiti essenziali di un vero export manager, evitando così il rischio che gli incentivi vadano dispersi a consulenti improvvisati o non adeguatamente preparati”.
“Il temporary export manager è una figura chiave per le imprese italiane di piccole e medie dimensioni che aspirano a posizionarsi sui mercati esteri”, ha detto il presidente. “Soprattutto per il settore del Made in Italy, che è un vettore fondamentale -ha aggiunto ancora- per l’internazionalizzazione delle nostre filiere produttive e che, per essere competitivo, non può fare a meno di risorse manageriali altamente qualificate”. Con più strumenti a disposizione, dunque, Federmanager favorisce l’utile sinergia tra eccellenze manageriali e imprese che puntano all’affermazione su scala globale.