Carissimi tutti, colloquiamo con voi con l'ultimo "parliamone" a mio (nostro) carico.
Siamo in dirittura d'arrivo delle votazioni.
Assisteremo, vivendolo, al passaggio di testimone al nuovo Consiglio che riceverà l'incarico di condurre le sorti di Federmanager Trento.
Dalla scorsa edizione fatta scattare da una dimissione anticipata dei componenti (non tutti) del Consiglio in carica, si è giunti all'attuale Consiglio in naturale scadenza triennale.
Il percorso concretizzato è a tutti noto attraverso il "parliamone" e dallo scorso anno sulla rivista Dirigenti Nord Est.
Sono state sviluppate competenze trasversali e relazionali con gli Organismi di riferimento raggiungendo significativi accreditamenti.
Ma quello che si era messo al centro del bersaglio era il contribuire al successo della squadra di Federmanager uniti per raggiungere obiettivi comuni e soprattutto condivisi, dando deleghe a chi in possesso di competenze, stimolando concretamente una continua innovazione, creando ancor più persone (colleghi) motivati che si autoalimentavano e che non fossero solo incarichi di immagine per sentirsi importanti...e senza senso!
Non scomodiamo Leonardo Sciascia (uomini, mezzi uomini...) ma ahimè si va poco lontano. Sono convinto che se non si entra con una soluzione, si fa parte del problema!
Abbiamo attraversato periodi non facili ma certamente è emerso che sono i negativi che fanno diventare tali periodi difficili. Non sempre la condivisione (che è ricchezza) è stata lo spirito che ha animato il gruppo (la non condivisione è povertà). Indubbiamente tutti simili ma evoluti diversamente con capacità di vedere (GUARDARE) il mondo diversamente.
Avremmo potuto fare meglio: sì sicuramente!
Abbiamo il dovere di andare oltre! Non fermarsi a programmi (presentati oggi) preconfezionati, scontati e ridondanti, ma purtroppo, stranamente disattesi fino al recente passato dagli stessi promotori.
Quesito: verso quale futuro l'Associazione concretamente si vuole realizzare?
Il nostro lavoro crea un contributo significativo allo sviluppo associativo? A chi giova? Chi ne trae vantaggio?
Buon futuro!
"Non possiamo cambiare se non cambiamo il nostro pensiero" (e il fare) (Einstein)
Il presidente (apprendista) Marco Larentis
